Il Gruppo di Ricerca

La Piante MATI Pistoia nasce come azienda a conduzione familiare all’inizio del secolo scorso. Rapidamente si distingue nel mercato per la qualità delle piante prodotte e per un moderno atteggiamento che la vede offrire, già nel 1930, un servizio di progettazione per i propri clienti.
Sensibile alle esigenze della clientela, già in quegli anni inizia a produrre piante in contenitori di legno e di cotto da poter utilizzare in piantagioni primaverili ed estive e studia soluzioni tecniche per aumentare le garanzie di attecchimento delle piante. Da allora ad oggi molto è cambiato ma la tradizione e l’atteggiamento nei confronti del mercato sono rimasti invariati.
La Piante MATI Pistoia oggi coltiva, con sistemi tradizionali e con tecniche moderne, in sei vivai di produzione per un totale di 800.000 m2. L’azienda è condotta in modo tradizionale ma dinamico da tre fratelli, Andrea, Francesco e Paolo Mati. Nei sei vivai vengono prodotte piante di elevata qualità utilizzate in Europa dai più importanti architetti paesaggisti. Si effettuano ricerche e selezioni botaniche (4 brevetti relativi a tecniche di coltivazione e sistemi di trapianto e 7 registrazioni botaniche per piante dalle particolari caratteristiche); studi tecnologici per aumentare la capacità di attecchimento ed accrescimento delle piante anche in condizioni difficili, aumentando il vigore dell’apparato radicale; ricerche sulle migliori specie e varietà da utilizzare in ambiente urbano ed industriale.
L’ampia produzione è orientata su alberature e conifere con altezze variabili da 2 a 12 m, arbusti e cespugli per barriere e schermi naturali, rose, agrumi allevati in vasi di cotto secondo l’arte dei giardinieri rinascimentali, arbusti ornamentali,  ecc.. Particolare attenzione viene posta nella produzione di alberature da utilizzare nell’ambito urbano, con selezioni di piante a portamento contenuto della chioma e delle radici, dotate di resistenza alle polveri ed allo smog, e per interventi nel paesaggio, a portamento naturale, ma con un forte apparato radicale.
Nel corso della sua attività l’az. Agr. Piante Mati S.s. ha collaborato ad alcuni progetti di ricerca ed ha svolto numerose collaborazioni con docenti universitari di varie facoltà.


Il CRA-VIV di Pescia opera, in campo florovivaistico, nei settori della gestione della risorsa idrica, tramite lo studio di tecniche di gestione automatizzata delle irrigazioni ai fini della razionalizzazione di tale risorsa, dello studio degli effetti fisiologici legati a fenomeni di stress abiotici, quali idrico e salino, del risparmio energetico, tramite lo sviluppo di sistemi innovativi di condizionamento degli ambienti protetti (riscaldamento in inverno e raffreddamento in estate), del controllo dei fitoparassiti e dell’insorgenza di malattie, tramite mezzi di controllo biologico dei fitoparassiti e tramite l’impiego di tecniche di monitoraggio automatizzato dei parametri micro-ambientali. 
 In particolare, relativamente alle competenze dell’Unità in relazione al Progetto, il CRA-VIV ha coordinato dal 2004 al 2007 il Progetto PROBIORN-Produzione Biologica di Piante Ornamentali, finanziato da ARSIA-Regione Toscana, in cui ha condotto prove di lotta biologica e lotta integrata per il controllo di fitopatie su gerbera, calendula e garofano.
Inoltre, il CRA-VIV è stata responsabile di una attività di ricerca del Progetto ECO.IDRI.FLOR. (ECO-efficienza della gestione IDRIca nel FLORovivaismo: risorse, tecnologie e sistemi per l'ottimizzazione), finanziato dal Mi.P.A.A.F., nell’ambito del quale ha svolto un’attività di monitoraggio delle condizioni climatiche e di umidità e temperatura del terreno al fine di migliorare l’efficienza di tecniche irrigue e studi della risposta fisiologica a condizioni di stress idrico e salino in specie da arredo urbano.
E’ responsabile di una attività di ricerca del Progetto F.LO.R.ENER (Florovivaismo: LOgistica e Risparmio ENERgetico), finanziato dal Mi.P.A.A.F., nell’ambito del quale effettua la messa a punto e la validazione di un sistema innovativo di riscaldamento basale del terreno in funzione di dati meteo e del controllo delle condizioni ambientali nell’ambiente di coltivazione.
E’ responsabile di una attività di ricerca del Progetto FLORIS (Risorse tecniche e genetiche per il florovivaismo), finanziato dal Mi.P.A.A.F., nell’ambito del quale effettua la messa a punto di un sistema di allarme automatizzato per i principali agenti patogeni della parte aerea di alcune varietà appartenenti al genere Rosa impiegate come arbusti fioriti.
E’ responsabile di una attività di ricerca del Progetto MIA (Valutazione quantitativa delle capacità di specie arbustive e arboree ai fini della mitigazione dell’inquinamento atmosferico in ambiente urbano e periurbano), finanziato dal Mi.P.A.A.F., nell’ambito del quale effettua la valutazione di barriere verdi anti-inquinamento.
Infine è responsabile di una attività di ricerca del Progetto VIS (Piante destinate ad opera a verde: superamento di fattori critici nella fase di produzione ed impianto), finanziato dal Mi.P.A.A.F., nell’ambito del quale effettua la valutazione della risposta di piante ornamentali, in fase colturale e successivo trapianto in aree verdi, a diversi substrati di coltivazione.

L'Istituto di Biometeorologia (CNR-IBIMET) svolge attività di ricerca, trasferimento tecnologico e formazione, nei settori della Meteorologia e della Climatologia applicata, della gestione, salvaguardia e sviluppo del territorio e dello studio dei cambiamenti globali. 
Nel corso degli ultimi anni, particolare attenzione è stata rivolta all'impiego di metodologie innovative, quali la modellistica matematica e la sensoristica di precisione, al fine di guidare tecniche agronomiche e/o scelte aziendali in modo da limitare l’impatto sull’ambiente. Tra i progetti condotti in questo settore si devono ricordare quelli che hanno portato allo sviluppo di modelli matematici per la previsione degli attacchi peronosporici e per attività di “precision farming” in viticoltura, per la stima delle rese in campo cerealicolo e per il calcolo del bilancio idrico, nonché lo sviluppo di sistemi esperti per la gestione della fertirrigazione in coltivazioni a ciclo chiuso di pomodoro. Nel settore dello sviluppo di apparecchiature il CNR-IBIMET ha progettato e realizzato stazioni agrometeorologiche a basso costo con trasmissione dei dati via modem (radio, GSM, satellitare), sensori e sistemi per la valutazione dell’erosione del suolo, sistemi FACE (Free Air CO2 Enrichment), sistemi di misura dei flussi CO2, sistemi per la gestione ottimale dell’irrigazione di piante ornamentali in vaso, coltivate in serra, ecc.
Tra i progetti IBIMET riguardanti il settore florovivaistico ed in particolare l’ottimizzazione e la gestione automatica dell’irrigazione, limitatamente agli ultimi dieci anni, si ricordano:
2000-2001 Progetto “Ottimizzazione delle risorse idriche in ambito vivaistico", condotto in collaborazione con il CeSIA - Accademia dei Georgofili e Finanziato dall’ Ente Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia.
2002-2004 Progetto IDRI: “Razionalizzazione dell’impiego delle risorse idriche e dei fertilizzanti nel florovivaismo”, finanziato dall’ARSIA (Agenzia Regionale per lo Sviluppo in Agricoltura della Regione Toscana). Nell’ambito di questo progetto il CNR-IBIMET ha condotto prove per valutare le possibilità applicative di sensori per la misura dell’umidità del substrato nell’automazione dell’irrigazione di piante ornamentali in contenitore.
2003-05  Progetto “Sviluppo di un sistema di supporto alla gestione dei sistemi di coltivazione fuori suolo”, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agronomiche e Gestione del Territorio Agro-forestale - Università di Firenze e il Dipartimento di Biologia delle Piante Agrarie – Università di Pisa, finanziato dal MIUR (PRIN 2003). Nell’ambito di questo progetto è stato  realizzato un DSS per la gestione della componente irrigua e nutrizionale di coltivazioni in serra fuori suolo: SGX-pomodoro vers. 1.0.
2006-2007 Progetto “Aspetti fisiologici e tecnologici della nutrizione minerale di piante ortive coltivate fuori suolo con sistemi a ciclo chiuso e ricadute sullo stato fitosanitario delle colture”,  in collaborazione con il  Dipartimento di Biologia delle Piante Agrarie - Università di Pisa, finanziato dal MIUR (PRIN 2005). Nell’ambito del  progetto è stato realizzato il software “SGX-Pomodoro vers. 2.0: Sistema di supporto per la gestione della fertirrigazione a ciclo chiuso di colture fuori suolo di pomodoro”, sistema che integrando modelli di simulazione dei principali parametri rappresenta uno strumento per l'analisi di scenari, finalizzata a scelte strategiche a lungo termine.  
2007-2010 Progetto ECO.IDRI.FLOR. (ECO-efficienza della gestione IDRIca nel FLORovivaismo: risorse, tecnologie e sistemi per l'ottimizzazione) - “Sviluppo di un sistema per la gestione automatica della fertirrigazione in ambito florovivaistico”, finanziato dal Mi.P.A.A.F.. Nell’ambito del progetto è stato realizzato il prototipo sperimentale Hydro, sistema automatico per il controllo ottimale dell’irrigazione di piante ornamentali in vaso coltivate in serra, a partire da misure di umidità del terreno e dei principali parametri micro meteorologici.
2010-2012 SWIFF: “Sistema Wireless per il controllo dell’Irrigazione e di altre Funzioni in ambito Florovivaistico”, finanziato dal Mi.P.A.A.F.,  in collaborazione con il Centro Sperimentale per il Vivaismo (Ce.Spe.Vi.) di Pistoia e Teckna  S.p.a.. Nell’ambito del progetto è stato realizzato il sistema CTSERRA in grado di gestire, oltre all’irrigazione, anche i principali apparati presenti nelle serre per il controllo del microclima in modalità remota.


  • Azienda Agricola Piante MATI di Andrea, Francesco e Paolo Mati, Via Bonellina 49 Pistoia
  • CRA-VIV Unità di Ricerca per il Vivaismo e la Gestione del Verde Ambientale ed Ornamentale, Via dei Fiori, 8 Pescia.
  • CNR-IBIMET, Istituto di Biometeorologia, Via Caproni, 8 - 50145 FIRENZE
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